Affinchè non vadano perduti a causa della deprecabile chiusura del servizio hosting iWeb di Apple, riporto qui gli articoli del primo blog Misantropismi
Peppe Bynr
16 Marzo 2006
A causa della mia pigrizia sono un grande fruitore degli ascensori.
Per questo motivo mi sono imbattuto in lui: Peppe Bynr.
Chi è Peppe Bynr?Peppe Bynr è il grafomane degli ascensori napoletani.
Nel corso degli anni ho identificato una cinquantina di cabine ascensore recanti il suo nome, impresso di solito sulla pulsantiera (mediante la tecnica del raschio di chiave) o sullo specchio, (con la più semplice tecnica del pennarello nero) e ho cominciato a chiedermi: Che lavoro fa Peppe Bynr?Quanti anni ha?Per quale motivo si trova nei palazzi dei quali firma gli ascensori?Che livello di istruzione ha?Ma soprattutto,che significa Bynr?
Io ho una mia risposta a tutte queste domande, tranne che all’ultima ma non voglio creare condizionamenti alla vostra immaginazione.
Vi chiedo però, la prossima volta che salite in ascensore, di guardarvi attorno alla ricerca del marchio del nostro eroe e fantasticare anche voi sulla sua misteriosa identità.
L’importanza di essere se stessi
10 Marzo 2006
Avete mai ascoltato una qualsiasi intervista ad una donna emergente nel mondo dello spettacolo?
Per tutte, dalla velina alla non meglio identificata starlette da calendario, il segreto del successo è restare se stesse:
Certo!
Restare mignotte!
Siamo tutti Gourmet
5 Marzo 2006
Dopo una settimana di assenza ritorno con un tema che riscuoterà di sicuro molto successo.
Vi sarete sicuramente accorti di quanto il cibo stia diventando nel nostro paese grande fenomeno di costume e avrete sicuramente notato che ormai, unitamente ai fenomeni di cui all’articolo della scorsa settimana, il vantarsi delle proprie competenze eno-gastronomiche così come delle proprie esperienze di ristorazione ai confini della realtà è diventato una vera e propria pestilenza.
L’Amatriciana e la Carbonara al ristorante appartengono ormai al paleolitico; hanno preso il loro posto pietanze improbabili quali : vellutata di scalogno su letto di misticanza di ortiche e rape con croccante allo zenzero, oppure tortino alla crema di zucca e podolico con colatura di alici.
E i vini? Se non hanno un albero genealogico da mettere in difficoltà un esperto di araldica fanno cagare!
Meno male però che c’è chi ancora si domanda come si chiami quel pezzettino di legno che si mette nel vino per dargli quel sapore particolare!
Il telefono cellulare
24 Febbraio 2006
Ricordate cosa altro si chiama cellulare?
La camionetta che trasporta i detenuti.
L’omonimo telefono ci priva ugualmente della nostra libertà personale e si differenzia dalla camionetta per il solo fatto di essere trasportato e non trasportatore.
Quanti di voi ricordano l’ebbrezza dell’irrintracciabilità, quanti la gioia di vedersi rifilare come resto un gettone telefonico lucente fresco di conio.
Scusate…ma volete mettere la differenza di classe nel giustificare una mancata chiamata tra: Mi dispiace non avevo gettoni e Mi dispiace ho finito il credito del telefonino.
Di certo il non avere avuto gettoni con voi non vi avrà fatto tacciare per pezzenti da nessuno!
Putroppo tutto ciò, così come la nostra libertà di sparire, appartiene al passato e quindi se proprio sto’ telefonino lo dobbiamo possedere impariamo almeno a tenerlo spento il più possibile.
La mia teoria del consumo
10 Febbraio 2006
Da cosa siamo spinti a consumare?
Sicuramente dalla volontà di soddisfacimento di un bisogno o dalla ricerca dell’oggetto utile a vivere meglio.
Nel mio caso tale assunto è privo di valore!
Io amo l’inutile!
Solo l’oggetto apparentemente inutile ti da la libertà di attribuirgli il valore e l’utilità che più ti aggrada, – fosse anche sola quella di guardarlo e pensare con compiacimento alla sua inutilità – libertà che lo rende davvero esclusivo ed inimitabile.
La sindrome di Megane Coach
15 Febbraio 2006
Con tale termine sono solito definire una patologia che colpisce quei soggetti i quali, pur essendo degli zeri assoluti, millantano di rivestire un ruolo primario nella società e rivendicano la loro qualifica di trend setter relativamente allo stile di vita che ogni essere senziente dovrebbe avere.
La sindrome prende il nome da uno specifico caso clinico, cioè quello di un tale che, possedendo una Megane Coach, tentava di convincere gli amici della superiorità di tale auto anche nei confronti di altre quali Porsche e Ferrari.
Quanti di voi hanno amici, frequentatori assidui di baretti e locali notturni, che, incontrativi, non perdono l’occasione per sciorinarvi i loro ultimi successi lavorativi di portata panaeuropea: Londra, Milano, Parigi, Barcellona, sono città che senza di loro si fermerebbero totalmente.
Ebbene: Ma se l’economia mondiale dipende da voi, come cazzo fate (fuso orario permettendo) a stare ogni sera fuori ai baretti?