Negli anni dal dopoguerra agli ’80 tutti utilizzavano liberamente, senza il timore di essere tacciati di alcunché, tutte le parole del vocabolario e, malgrado ciò, la società progrediva e si sviluppava.
Il benessere era diffuso tra tutte le fasce della popolazione, il divario tra ricchi e poveri era contenuto ed i giovani erano addirittura in grado di comprare una casa senza ricorrere al supporto di mamma e papà.
Anno dopo anno, peró, appiattendosi nel recepire l’ipocrita e neocolonialista modello anglosassone, anche i paesi europei hanno ceduto al salutismo, al buonismo ed alle logiche di best practice applicate a tutti gli aspetti della vita.
Grazie all’omologazione del pensiero di massa, ai taboo linguistici e alla trasformazione degli individui in aspiranti Cicciobello sorridenti, si è accantonata la ricerca dello sviluppo a favore della esclusiva ricerca del progresso in senso tecnico-economico e si è dimenticata l’importanza dei modelli antropocentrici a favore di quelli tecnocentrici e plutocentrici.
Risultato? Una società repressa, perennemente arrabbiata, in stagnazione culturale, ingabbiata negli stereotipi e povera.
Quali sono gli esempi più tangibili? in primis l’appiattimento del giudizio critico e l’incondizionata accettazione della cattiveria “di sistema” (perché procedimentalizzata ed istituzionalizzata in forme pre-approvate) contrapposto al rifiuto e alla condanna della cattiveria sana legata all’esprimere opinioni scomode.
Siamo tutti politicamente corretti e moralisti, esauriamo il nostro essere ambientalisti proiettandoci in questo o quel paladino di turno, siamo convinti che non essere razzisti significhi non dire negro ma ci accontentiamo di vivere in una società con verve culturale quasi assente e senza prospettive di indipendenza e di libertà per i giovani che rifiutano di inserirsi in un contesto sociale aziendalizzato.
Siamo una società invidiosa, complessata ed impotente.
Perché si è arrivati a ciò? Perché una massa precaria ed impaurita, dal pensiero uniforme e premasticato è facile da manipolare e da gestire da parte di chi detiene il capitale e intende continuare a detenerlo non curandosi di tutto, proprio tutto il resto.
E intanto il debito pubblico e la temperatura globale continuano a salire, che si dica o meno cazzo davanti ai bambini.
Il Misantropo