Inquinamento umano

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Vi siete mai chiesti cosa vi spinga a reputare un posto meraviglioso guardandone le foto?

Spiagge bianche deserte, montagne incontaminate,  skyline di acciaio e cemento sulle quali si riflettono raggi di sole multicolore: una festa per gli occhi che si trasforma in necessità di vedere di persona quei posti.

Ma gli occhi e la mente sono stati ingannati perchè quei luoghi, in realtà, non esistono.

Al loro posto troverete inferni pullulanti di ciccioni in costume che, smartphone alla mano, si contendono un fazzoletto di panorama per scattare la foto del mare da postare sui social; montagne affollate di trolls, muniti delle più avanzate attrezzature per l’outdoor, accompagnati da bambini ingestibili che rompono la quiete di quei luoghi; città sovraffollate di esseri umani puzzolenti e malvestiti che, privi di qualsivoglia interesse culturale o sensibilità, sudando, gridando e mangiando cibo spazzatura, trasferiscono la loro puzza di umanità degradata e la loro bruttezza ai luoghi che occupano.

Ecco quindi delineata quella che, a mio avviso, rappresenta la più grave e incontrastabile forma di inquinamento: l’inquinamento umano.

La natura costruisce meraviglie e altrettanto l’uomo ha imparato a fare ma la fruizione di massa dello spazio lo snatura, lo violenta e, inevitabilmente, lo distrugge.

Se avete la fortuna di trovare un luogo bello e non affollato, quindi, non condividetelo, vivetelo in segreto, anche da lontano e quel posto, senza inquinamento umano, sarà sempre in grado, anno dopo anno, di farvi emozionare.